TAGLI MASSICCI AL BILANCIO INFN

9 Luglio 2012

Dopo i complimenti di Napolitano, i tagli di Monti: nell’allegato 3 al provvedimento di spending review, il governo taglia infatti la dotazione per l’INFN del 3,78 per cento quest’anno e del 10 per cento negli anni successivi. Un taglio che, nel quadro delle riduzioni complessiv agli enti di ricerca,  sembra accanirsi soprattutto sull’INFN che pure ha appena conseguito un grande successo internazionale con il contributo determinante alla scoperta del bosone di Higgs. Per gli altri grandi enti, infatti, i tagli sono molto minori: per il CNR : 1,23% nel 2012 e 3,28% nel 2013 e oltre; ASI 0,21 e 0,56; INGV : 1,31 e 3,59 ; INAF 0,48 e 1,29. Per il presidnete INFN Fernando Ferroni, “Appena finito di celebrare il ruolo avuto dalla fisica italiana e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nella scoperta del bosone di Higgs abbiamo ricevuto il premio. Un taglio del 10% del personale tecnico e amministrativo e un taglio di bilancio che ci impedirà di continuare a essere protagonisti nel contesto internazionale. L’ente è ovviamente disponibile ai sacrifici necessari per il risanamento del paese ma rimane stupefatto dalla logica di un taglio che è il maggiore tra tutti quelli applicati agli enti di ricerca e fatto senza alcuna consultazione. Distruggere l’eccellenza è semplice e lo si può fare con un decreto, ricrearla sarà un lavoro di molte generazioni.”.

Potrebbero interessarti anche

Il neutrino da record osservato da KM3NeT

Immagine: Roald Amundsen - HX Hurtigruten Expeditions

Al via il progetto europeo Lownoiser per proteggere gli ecosistemi marini dall’inquinamento acustico

scienziata

L’INFN celebra la settimana STEM e la Giornata Internazionale per le Donne e le Ragazze nella Scienza 2025

International Year of Quantun 2025

International Year of Quantum Science and Technology, 2025

progetto SPES (Selective Production of Exotic Species)

SPES produce il suo primo fascio di ioni instabili

Immagine stampa 3d

Una nuova generazione di scintillatori plastici grazie alla stampa 3D