L’INFN RICORDA IVO MODENA, TRA I PIONIERI DELLA CACCIA ALLE ONDE GRAVITAZIONALI

11 Febbraio 2017

ivo modena 2017“Sono così deboli, al limite delle tecnologie di rilevazione, è difficilissimo trovarle”, così Ivo Modena diceva delle onde gravitazionali, poco prima della loro scoperta, il cui annuncio è stato dato esattamente un anno fa, l’11 febbraio 2016. Nonostante ciò Modena aveva accettato la sfida fin dagli inizi. Ivo Modena, scomparso lo scorso 4 febbraio a Roma, ha infatti dedicato lunga parte della sua carriera alla costruzione di rivelatori risonanti di onde gravitazionali, NAUTILUS ai Laboratori di Frascati, EXPLORER al CERN. Modena è stato un brillante fisico sperimentale, un maestro di scienza e di vita per i suoi numerosi allievi, ricercatore dell’INFN e professore alla Sapienza e a Roma Tor Vergata, è stato tra i maggiori esperti di criogenia, il settore della fisica sperimentale delle basse temperature.
“Era una persona gradevolissima”, lo ricorda così Guido Pizzella che nel 1970, con l’appoggio di Edoardo Amaldi, ha costituito il gruppo di ricerca di cui Modena aveva fatto parte. “Ricordo ancora con grande piacere le nostre visite ai gruppi americani per la realizzazione di rivelatori per le onde gravitazionali, – prosegue Pizzella – era molto competente nel suo campo, il suo contributo a EXPLORER e NAUTILUS è stato davvero fondamentale”.
 
Ivo Modena era nato a Rovereto nel 1929. Dopo la laurea in fisica nel 1954 con una tesi sui raggi cosmici, si era trasferito a Roma all’inizio degli anni Sessanta lavorando ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN. Agli inizi degli anni Settanta ha cominciato a collaborare con il gruppo guidato da Guido Pizzella e Edoardo Amaldi, per la realizzazione del primo rivelatore criogenico di onde gravitazionali italiano. Il gruppo ha realizzato EXPLORER, installato al CERN, e NAUTILUS, oggi ai Laboratori Nazionali di Frascati, rivelatori di onde gravitazionali risonanti ultracriogenici. Modena si è occupato non solo di gavitazione, ma anche di raggi cosmici, fisica nucleare e biomagnetismo. Oltre che all’INFN, ha lavorato al CNEN e al CNR. Sposato e padre di cinque figli, Ivo Modena ha raccontato la sua vita di uomo e scienziato nell’autobriografia “Memorie di un fisico con famiglia”.

 

 

 

Potrebbero interessarti anche

Il neutrino da record osservato da KM3NeT

Immagine: Roald Amundsen - HX Hurtigruten Expeditions

Al via il progetto europeo Lownoiser per proteggere gli ecosistemi marini dall’inquinamento acustico

scienziata

L’INFN celebra la settimana STEM e la Giornata Internazionale per le Donne e le Ragazze nella Scienza 2025

International Year of Quantun 2025

International Year of Quantum Science and Technology, 2025

progetto SPES (Selective Production of Exotic Species)

SPES produce il suo primo fascio di ioni instabili

Immagine stampa 3d

Una nuova generazione di scintillatori plastici grazie alla stampa 3D